Luis Fernando Camacho
Traduzione di Francesco Cecchini
Luis Fernando Camacho è un imprenditore e fondamentalista religioso che presiede il Comitato Civico di Santa Cruz e uno degli oppositori più attivi del governo Evo Morales. Un rapporto di El Desconcierto lo associa come uno dei promotori della sua caduta e avverte che la sua leadership ha guadagnato forza. Luis Fernando Camacho, il fondamentalista religioso che ha guidato il colpo di stato in Bolivia. Cattolico ma anche molto vicino alle chiese evangeliche, l’estremista ha promesso di “riportare Dio al palazzo bruciato” e ha avuto incontri con il cancelliere di Bolsonaro prima delle elezioni. È anche coinvolto nello scandalo sull’evasione fiscale di Panama Papers. Dalla chiamata a ignorare il risultato delle elezioni del 20 ottobre, la figura del leader dell’opposizione Luis Fernando Camacho ha continuato a guadagnare più forza in Bolivia. Presidente del Comitato Civico della città di Santa Cruz, Camacho fu il primo a convocare uno sciopero regionale, basato su quella che considerava una “enorme frode” alle elezioni, ma le sue iniziative iniziarono rapidamente a svolgersi a livello nazionale. Camacho è il proprietario del Grupo Empresarial Nacional Vida S.A., che possiede investimenti direttamente o indirettamente in società come Conecta, Tecorp, Xperience, Fenix Seguros, nonché Nacional Seguros Vida, della Metropolitan Clinic of the Americas project. È stato documentato che alcuni di questi investimenti sono coinvolti nello scandalo dei “Panama Papers”, dell’evasione valutaria nei paradisi fiscali centroamericani. Oltre ad essere un uomo d’affari e un leader politico, è anche un avvocato, ha 40 anni e si vanta del suo fondamentalismo religioso. Sembra che il presidente brasiliano Jair Bolsonaro sia un cattolico che è riuscito a stringere un’alleanza con i settori evangelici fondamentalisti – infatti, ha avuto un incontro a maggio di quest’anno con il ministro degli esteri brasiliano Ernesto Araújo a Brasilia, secondo il brasiliano Forum Magazine In tutti i suoi atti prima delle dimissioni di Evo Morales, Camacho ha promesso che “Farò tornare Dio per essere al Palacio Quemado”, e in effetti lo ha fatto dopo le dimissioni di Evo Morales e Álvaro García Linera, leggendo il libro sopra Bandiera boliviana, in una specie di cerimonia liturgica improvvisata. Le sue dichiarazioni denotano una sete di vendetta, spingendo “a scrivere i nomi delle persone insidiose di questa città perché vogliamo che andranno in prigione domani, ma non per il risentimento e l’odio, ma per la giustizia”. Anche se dice che non c’è risentimento e odio, le pratiche dei suoi seguaci lo negano, come è stato visto nell’azione barbara contro il sindaco Patricia Arce, della città di Vinto, che è stata attaccata e umiliata in una piazza pubblica. Vi sono anche testimonianze di attacchi simili contro la gente comune, come una donna che è stata costretta a scusarsi in ginocchio per aver espresso il proprio disaccordo con lo sciopero indetto dal leader di destra. Inoltre, di solito si definisce “Macho Camacho”, un soprannome che viene anche usato dai suoi seguaci.
Autore: Victor Farinelli, 10 novembre 2019
https://www.eldesconcierto.cl/2019/11/10/luis-fernando-camacho-el-fundamentalista-religioso-que-lidero-el-golpe-en-bolivia/