#GolpeDeEstadoEnBolivia Nubi oscure minacciano, come era prevedibile, le prossime elezioni boliviane gestite dal governo golpista.
Un team tecnico di “esperti” in sistemi elettorali degli Stati Uniti è arrivato 2 giorni fa nel paese per valutare in che modo gli USA potranno sostenere le elezioni generali del 3 maggio prossimo, secondo quanto riferito dall’Ambasciata statunitense a La Paz.

La missione è composta da 8 esperti in sistemi elettorali e rappresentanti di organizzazioni tristemente note per aver facilitato guerre, colpi di Stato e “ribellioni” in molti paesi come l’Agenzia per lo Sviluppo Internazionale degli Stati Uniti (Usaid), l’Ufficio per la Democrazia, i Diritti Umani e il Dipartimento del Lavoro dello Stato, secondo una newsletter di quell’ambasciata.

Gli “esperti” in Bolivia avranno riunioni (istruiranno) per 10 giorni con i membri del ramo esecutivo, del Tribunale Elettorale, con “partner internazionali e un’ampia varietà di partner locali”, osserva la nota.

La missione si concentrerà sulla valutazione di come sostenere le imminenti elezioni in Bolivia, in coordinamento con la comunità internazionale.

“I risultati del lavoro del team aiuteranno a definire i programmi e il budget che il governo degli Stati Uniti stanzierà per le elezioni in Bolivia durante questo processo di transizione”, ha affermato la dichiarazione dell’ambasciata.

La Bolivia e gli Stati Uniti non hanno relazioni diplomatiche a livello di ambasciatori poiché nel 2008 il governo Evo Morales ha espulso il rappresentante degli Stati Uniti, Philip Goldberg, che ha accusato di aver cospirato contro di lui.

Washington ha negato tale accusa e rispose con l’espulsione dell’ambasciatore boliviano, Gustavo Guzmán.

Tuttavia, il governo golpista di Jeanine Áñez ha nominato dopo 11 anni Walter Óscar Serrate come ambasciatore “in missione speciale” negli Stati Uniti, non permanente.

Questa settimana, il presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha revocato una delle misure di embargo commerciale che erano state prese in precedenza contro il paese governato dal presidente socialista Morales.

Inoltre, l’esecutivo statunitense ha appoggiato il governo provvisorio della Áñez.

La Bolivia terrà nuove elezioni il 3 maggio dopo la cancellazione di quelle del 20 ottobre, in cui l’ex presidente Evo Morales è stato dichiarato vincitore per il quarto mandato consecutivo.

Quelle elezioni furono annullate con accuse di frode a favore di Morales (mai dimostrate), che il 10 novembre annunciò le sue dimissioni denunciando un “colpo di Stato” per rovesciarlo.

Un rapporto dell’Organizzazione degli Stati Americani gridò ai brogli emettendo un documento già durante lo spoglio, cosa mai effettuata in precedenza. Quel documento fu diffuso a livello mondiale per creare la psicosi dei brogli in corso e preparare l’opinione pubblica a respingere i risultati finali se avessero favorito il presidente Morales.

È esattamente quanto poi accadde. A spoglio ultimato i numeri proclamarono Morales vincitore al primo turno ma ormai la macchina golpista con le violenze in strada e l’ammutinamento della polizia e dell’esercito si era messa in moto.

In seguito la stessa Organizzazione degli Stati Americani non mostrò mai le prove di brogli che avrebbero cambiato il sistema elettorale ma parlò, diversi mesi dopo, di “irregolarità in diversi seggi”.

A queste accuse Morales, già rifugiato all’estero, rispose che “anche se si fossero annullati i voti dei seggi con queste ipotetiche irregolarità, la sua vittoria non sarebbe stata intaccata a livello numerico”.

Si prevede che nelle elezioni di maggio l’Organizzazione degli Stati Americani dispiegherà nuovamente una missione di osservazione in Bolivia, mentre una missione esplorativa dell’Unione europea verificherà da martedì le condizioni per il successivo invio di una delegazione di osservazione elettorale.

In molti temono che non saranno elezioni libere poiché a gestirle saranno i golpisti sotto la supervisione, ed il finanziamento statunitense.

Rete Solidarietà Rivoluzione Bolivariana

https://www.laprensalatina.com/eeuu-envia-tecnicos-a-boliv…/

Di L.M.

Appassionato sin da giovanissimo di geopolitica, è attivo nei movimenti studenteschi degli anni novanta. Militante del Prc, ha ricoperto cariche amministrative nel comune di Casteldelci e nella C.M. Alta Valmarecchia. Nel 2011 crea il blog Ancora fischia il vento.

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