Nonostante la tragedia umanitaria causata dalla diffusione, ormai in ogni angolo del pianeta, del Covid-19, l’occupazione israeliana di Gaza e Cisgiordania continua con la stessa durezza di sempre e nessuna delle richieste palestinesi per poter fronteggiare nel migliore dei modi l’emergenza è stata fin qui accolta.
Il governo Netanyahu, che sostiene che a fare i tamponi debba essere l’Anp nonostante la mancanza di Kit e risorse, ha ignorato anche l’appello che varie ONG e centri per i diritti umani gli hanno rivolto per la fine del blocco di Gaza, escludendo anzi la popolazione palestinese dai controlli sanitari e diffondendo informazioni sulle misure precauzionale solo in lingua ebraica.
Nel frattempo, ovviamente, continuano anche i raid notturni, i bombardamenti, le incursioni nei campi profughi, le violenze e i soprusi contro la popolazione civile. Addirittura sono 357 gli arresti il mese scorso, tra i quali 48 minori e 4 donne.
Insomma, nel silenzio generale, Israele continua con la stessa violenza di sempre l’occupazione di Gaza e Cisgiordania.
Stiamo a casa, ma non smettiamo di interessarci a ciò che succede fuori.
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