Le organizzazioni sociali e comunitarie nella regione del Cauca hanno denunciato venerdì l’omicidio del leader sociale Teodomiro Sotelo Anacona, membro del Consiglio della comunità Afro Renacer, assassinato nella fattoria dove viveva a El Tambo, nella Colombia sud occidentale, secondo quanto riferito dai media locali.
Un gruppo di uomini armati è entrato nella casa di Sotelo, che era anche membro del Cordinamento Nazionale Agrario, e gli ha sparato di fronte alla sua famiglia in un momento in cui la Colombia è stata messa in quarantena casalinga dalla nuova pandemia di coronavirus.
In una dichiarazione simile ad altre già ascoltate decine di volte, l’ambasciatore della Unione Europea in Colombia ha dichiarato: “Condanniamo fermamente l’omicidio di Teodomiro Sotelo Anacona. Piangiamo la sua perdita con la sua famiglia e la sua comunità. Facciamo un appello affinché cessi ogni violenza da parte di tutti i gruppi armati”.
La situazione dei leader sociali delle comunità nella zona rurale di Tambo è a rischio dopo le continue minacce da parte di gruppi irregolari paramilitari di destra denunciate dai movimenti civili nell’area.
Sono già 5 i rappresentanti delle comunità e i membri del Consiglio Comunitario Afrorenacer di Micay del comune di San Juan del Micay, che si sono dimessi ed hanno lasciato il posto insieme ad altre 15 persone, dopo le minacce ricevute.
“Abbiamo già avvisato più volte le autorità ma finora, non sono state prese le misure necessarie per affrontare questa crisi umanitaria nel Cauca, che sta togliendo la vita alle persone della comunità”, ha affermato Movice.
Nella stessa giornata, il partito colombiano Forza Alternativa Rivoluzionaria del Común (FARC), ha denunciato l’omicidio dell’ex guerrigliero Rigoberto Garcia aderente agli accordi di pace.
Il fatto è avvenuto nei pressi di un campo di reintegrazione per ex ribelli (Nar) nel comune di Urrao, nel dipartimento di Antioquia, nel sud-ovest di Colombia.
Secondo il rappresentante FARC della regione, Omar de Jesús Restrepo, uomini non identificati hanno fatto irruzione nella sua casa e “gli hanno sparato più volte di fronte alle sue due figlie”.
Secondo un messaggio rilasciato dalle FARC sul suo account sul social network Twitter, l’omicidio di García si aggiunge ai 21 ex combattenti che sono stati uccisi quest’anno.
Le FARC hanno anche riferito che oltre 190 sono stati i guerriglieri uccisi dalla firma dell’accordo di pace nel 2016.
All’inizio di marzo, la procura colombiana ha avvertito che l’omicidio degli ex combattenti delle FARC era in aumento, con un incremento di oltre il 30% rispetto allo scorso anno.
Da parte sua, la Commissione per la Verità Colombiana, che cerca di chiarire il conflitto armato nel paese, ha denunciato che anche nel periodo di quarantena per il nuovo coronavirus, l’aumento degli assassini di leader e ripristinato “dimostra che non si tratta di di omicidi comuni, ma di omicidi perpetrati da organizzazioni criminali con la vocazione al controllo del territorio”.
La maggior parte degli omicidi di ex combattenti sono stati registrati nelle regioni del Cauca e Nariño, che rappresentano il 34% dei casi presentati tra il 2017 e il 2019. L’organizzazione ha sottolineato che in 18 comuni si concentrano il 48% degli omicidi, facendo di quei territori zone in cui si convive con la morte.
https://www.telesurtv.net/news/colombia-denuncian-asesinato-exguerrilleros-farc-20200418-0016.html