La campagna di Confindustria, PD, Berlusconi, Renzi e mass media a favore del ricorso al MES è una nuova dimostrazione della pochezza e della cialtroneria della nostra classe dirigente, compresa quella parte di essa che si oppone all’utilizzo di questo strumento.

È bene ricordare che il MES è il meccanismo salva stati, istituito dalla UE per “aiutare”la Grecia al prezzo di feroci politiche di austerità. Ricorrere ai prestiti di questo meccanismo, seppure per ricevere a interessi favorevoli soldi destinati alla sanità, significa dichiarare che il proprio stato è in crisi di debito. Questa è la regione per cui un noto populista come il ministro dell’economia Gualtieri finora si è opposto a chiedere i 37 miliardi, in realtà diluiti in 5 anni, del MES. E lo stesso hanno fatto tutti i suoi colleghi europei, escluso pare quello di Cipro.

Perché se è vero che quei prestiti sono a tasso agevolato, tutti i ministri dell’economia temono che il ricorso ad essi farebbe correre il rischio del rialzo di tutti gli altri tassi di i teresse che paga il paese. Ti sei rivolto all’usuraio? Allora vuol dire che non puoi pagare, questa la brutale logica dei mercati finanziari.

Tuttavia in Italia la discussione sui 37 miliardi del MES è ancora più falsa.

Chi li vuole ha proposto come spenderli?

I 250 sindaci di area PD che ora li chiedono sanno cosa farne nelle loro città?

Quante assunzioni di medici, infermieri, tecnici?

Quante terapie intensive?

Quanti servizi ospedalieri?

Quanti ambulatori per medici di base, quante ambulanze e mezzi di soccorso e protezione?

Quanti tamponi e, nel futuro, vaccini?

E infine questi soldi vanno alla sanità pubblica o anche a quella privata? Ecco, se si chiede il MES si dovrebbero avere già pronti i suoi piani di spesa, invece non c’è nulla di tutto questo.

D’altra parte M5S, Salvini e Meloni che si oppongono all’utilizzo del prestito, hanno proposte sulla sanità e su come finanziarle? Nulla di tutto questo. E d’altra parte il governo di unità nazionale della pandemia, quello composto dalla conferenza stato regioni che in realtà prende tutte le decisioni; questo governo unitario che ha mostrato la sua scandalosa impreparazione di fronte alla strada prevista seconda ondata, che programmi ha per la sanità pubblica? Non si sa nulla.

Durante i due mesi nei quali l’Italia ha fatto finta che il virus non ci fosse più, lo scontro apparente è stato tra i negazionisti esaltati dai mass media, e un palazzo che raccomandava prudenza, ma non faceva niente. Ora, scomparsi nella vergogna i no mask, lo scontro torna ad essere tra sovranisti reazionari ed europeisti liberali, che decidono assieme su come non difenderci dal Covid, ma poi fanno finta di litigare sul ricorso al MES.

E intanto si dà tutta la colpa alla movida dei giovani. O alle aule scolastiche.

Giorgio Cremaschi PaP

Di L.M.

Appassionato sin da giovanissimo di geopolitica, è attivo nei movimenti studenteschi degli anni novanta. Militante del Prc, ha ricoperto cariche amministrative nel comune di Casteldelci e nella C.M. Alta Valmarecchia. Nel 2011 crea il blog Ancora fischia il vento.

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