Bolivia La Commissione Mista del Parlamento che indaga sui massacri compiuti dall’esercito golpista a Senkata e Sacaba del novembre dello scorso anno che provocarono 22 morti e circa 200 feriti tra i manifestanti, ha approvato un processo penale contro il ministro della Difesa Luis Fernando López per violazione dei doveri e altro, in attesa che la presidente autoproclamata Jeanine Añez risponda a un questionario sullo stesso tema inviatole due volte, non avendo lei risposto al primo invio.
Il vice presidente della suddetta Commissione, Amilcar Barral, ha spiegato che il ministro López inizialmente non si è presentato alla convocazione per l’interrogatorio, poi ha inviato una lettera chiedendo che gli fosse inviato un questionario per rispondere per posta alle domande, ma, una volta ricevuto il questionario, anche lui non ha risposto e ora ha fatto un’altra richiesta per eludere di nuovo la convocazione.
È la stessa strategia utilizzata dalla Añez, la quale ha restituito il questionario inviatole, osservando che non era firmato da tutti i deputati dell’opposizione.
Il presidente della Commissione Víctor Borda le ha descritte come semplici “astuzie ingannevoli” per ostacolare il lavoro della indagine.
“Con questi atteggiamenti stanno facendo del male a se stessi. Mentre il Movimento per il Socialismo è molto ansioso, affinché sia emessa una sentenza contro la presidente Jeanine Añez per le sue responsabilità”, ha detto Barral.
Barral ha annunciato anche che nelle prossime ore la Commissione lavorerà per preparare altri rapporti per prendere in considerazione le responsabilità e le eventuali colpe di ciascuna delle autorità che sono state in carica nei mesi di ottobre e novembre 2019.
Ha aggiunto che, sebbene i risultati dovranno essere conclusi dalla prossima amministrazione, tutte le autorità indagate saranno sottoposte a procedimenti penali.
L’attuale opposizione (il MAS vincitore delle elezioni di domenica scorsa) ha già anticipato che chiederà un processo contro varie ex autorità come per esempio José Luis Quiroga, viceministro dell’Interno più volte citato.
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