Francesco Cecchini
Senatore Iván Cepeda del Polo Democrático
La pubblicazione lo scorso 18 febbraio da parte della Giurisdizione Speciale per la Pace, JEP, di un rapporto sulle “morti presentate illegalmente come vittime in combattimento con militari” sta generando un ampio dibattito in Colombia a causa dell’ampiezza del fenomeno e per responsabilità di militari e di Álvaro Uribe Vélez per questo crimine contro l’ unamità. Va notato che anche Manuel Santos ministro della Difesa nel 2006 durante il secondo governo del Presidente Álvaro Uribe Vélez, rimase implicato nel grande scandalo dei falsi positivi, che ebbe come conseguenza le dimissioni dal suo incarico.
Il senatore del Polo Democrático Iván Cepeda, venerdì scorso, con una lettera aperta ha chiesto al presidente Iván Duque, di ammettere i crimini dello Stato per i falsi positivi che hanno assassinato migliaia di civili e colpito le loro famiglie.
I falsi positi, falsos positivos, sono consistiti in Colombia nell’assassinare per opera dell’esercito, persone innocenti e farle passare per guerriglieri delle FARC-EP, Forze Armate Rivoluzionarie della Colombia – Esercito del Popolo, o dell’ELN, Esercito di Liberazione Nazionale, per ottenere riconoscimenti e premi dai superiori e ricompense dal governo nazionale. I falsos positivos sono per lo più avvenuti durante i due governi di Álvaro Uribe Vélez, ora nemico numero uno della pace, dal 7 agosto 2002 al 7 agosto 2010. I criminali responsabili di tutto ciò non sono in prigione.
I fasi positivi sono crimini di stato.
Il senatore Iván Cepeda ha scritto a Duque:”È giunto il momento per voi di riconoscere le vittime dei crimini di Stato. Il minimo che dovresti fare è scusarti con le vittime, anche se la responsabilità del tuo mentore politico è compromessa.”
Il mentore al quale si riferisce Cepeda è l’ ex presidente Álvaro Uribe, nel cui governo, dal 2002 al 2010, sono stati registrati 6.402 falsi positivi, secondo l’ indagine della Giurisdizione Speciale per la Pace (JEP).
“Durante i sei anni di governo dell’ ex presidente ed ex senatore Álvaro Uribe Vélez, ogni due giorni un giovane veniva portato via dalla sua casa per essere manipolato, camuffato e brutalmente assassinato come parte di questa strategia”, ha sottolineato Cepeda
Iván Cepeda, ha anche ricordato che Uribe, dicendo bugie, ha affermato che non era a conoscenza dei crimini dei falsi positivi e di non aver avuto rapporti con organizzazioni paramilitari. Inoltre, ha ricordato il massacro dell’ Unione Patriottica (UP). Durante il massacro dell’UP negli anni ’80 e ’90, furono assassinati più di 3.000 membri smobilitati dalle Forze Armate Rivoluzionarie della Colombia – Esercito del Popolo (FARC-EP), che nella vita civile furono riuniti in quella formazione politica.
URIBE, IL SIGNORE DELLE OMBRE.
Un libro di di Joseph Contreras e Fernando Garavito, El señor de las sombras – Biografía no autorizada de Álvaro Uribe Vélez edito da Oveja Negra nel 2002, racconta fino ad allora, 2002, le attività criminali di Uribe: i suoi rapporti con i paramilitari, tra l’ altro assieme al fratello Santiago formò il gruppo paramilitare Bloque Metro, affiliato alle Autodefensas Unidas de Colombia (AUC), contrabbando, traffico di droga, eliminazione di avversari politici, etc.,etc..
Il link con il sito per scaricare il libro ( in spagnolo, ma di facile comprensione) è il seguente:
Copertina del libro Biografia non autorizzata di Álvaro Uribe Vélez ( El Señor de las Sombras).