Lorenzo Poli

Venerdì 23 aprile, i difensori dei diritti umani in Colombia hanno denunciato che negli ultimi 12 mesi, nel dipartimento di Nariño, a sud-ovest del Paese, sono avvenuti 41 omicidi di indigeni appartenenti al popolo Awà.

In un comunicato diffuso attraverso Twitter, la Comunità di Giuristi di Akubadaura e l’Unità indigena del popolo Awá (Unipa) condannano l’aumento della violenza contro le loro comunità e la situazione di guerra in cui vivono.

Il testo afferma anche come in questi mesi si siano intensificati massacri, sfollamenti, reclusioni, omicidi, sparizioni forzate, torture, minacce di morte ai leader e attacchi paramilitari. Oltre a questi eventi violenti, gli Awá affermano che le loro comunità sono colpite da scontri tra gruppi armati.

La dichiarazione rivolge una richiesta all’ufficio del procuratore generale per trovare i colpevoli di questi eventi e processarli, impedendo così loro di rimanere nell’impunità.

L’ufficio del difensore civico è inoltre tenuto a redigere rapporti e dare seguito ai preallarmi riguardanti la crisi umanitaria che il popò Awà sta vivendo.

Allo stesso modo, chiedono un sostegno permanente per la cura delle vittime e che questa crisi umanitaria venga denunciata dalle organizzazioni nazionali e internazionali che difendono i diritti umani.

Di L.M.

Appassionato sin da giovanissimo di geopolitica, è attivo nei movimenti studenteschi degli anni novanta. Militante del Prc, ha ricoperto cariche amministrative nel comune di Casteldelci e nella C.M. Alta Valmarecchia. Nel 2011 crea il blog Ancora fischia il vento.

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