Progetto plastico del Ponte sullo Stretto a 3 campate.
Francesco Cecchini
La storia del Ponte sullo Stretto viene da lontano. Da Lucio Metello, a Carlo Magno a Berlusconi che dichiarò: : Costruiremo il ponte, così se uno ha un grande amore dallaltra parte dello Stretto, potrà andarci anche alle quattro di notte, senza aspettare i traghetti….
Interessanti e divertenti sono le giravolte della Lega e del M5s. Mentre la Lega Nord di Umberto Bossi proprio non riesciva a digerirlo, Matteo Salvini ha recentemente detto: “Io ci credo nel Ponte sullo Stretto, so che qualcuno non è daccordo, ma in pochi credevano nella ricostruzione del ponte di Genova e invece è stato fatto. Cè un costo ipotizzato di 7 miliardi e 100mila posti di lavoro. Potrebbe chiamarsi Ponte Draghi”. M5s è passato da una posizione dura e pura NO PONTE, unidea berlusconiana, regalo alle mafie, il ponte tra due cosche, a una possibilista. Recentemente il grillino Giancarlo Cancelleri, sottosegretario delle Infrastrutture e della mobilità sostenibili del governo Draghi ha detto: Dieci anni e vedremo il ponte sullo stretto di Messina, se ci saranno le semplificazioni normative. Altrimenti i lavori non finiranno più. Se lo dico è perché ci credo. Dobbiamo, però, dimenticarci il ponte di berlusconiana memoria con una campata sola. Ora serve un altro progetto. Io non so se il ponte è una priorità, ma penso a tutti i siciliani che mi chiedono perché lalta velocità arriva solo fino a Reggio Calabria. Legittima anche la posizione di chi non lo vuole, ma se vogliamo diventare un Paese più forte dobbiamo colmare il gap tra Nord e Sud.
Attualmente nel governo Draghi circola ancora l’ idea di un ponte sullo stretto a tre campate, è stato escluso il tunnel, anche se il progetto non è inserito nei DCPM. Vedi relazione di un Gruppo di Lavoro incaricato a suo tempo dall’ allora Ministra dei Trasporti e delle Infrastrutture Paola De Micheli e trasmessa al Parlamento dal Ministro Enrico Giovannini il 7 ottobre 2020.
Il progetto di questa relazione, comunque, non tiene conto che un nuovo studio condotto sui fondali marini dello Stretto di Messina e sulla sismo-tettonica dell’area ha individuato per la prima volta l’ ubicazione e le caratteristiche geometriche della faglia da cui si originò il devastante sisma di Messina-Reggio di Calabria del 28 dicembre 1908. Lo studio ha portato dunque ad una revisione critica delle conoscenze esistente fornendo nuovi vincoli sulla sismo-tettonica dello Stretto di Messina, una delle zone a più alto rischio sismico dItalia. Ciò dovrebbe essere il motivo per l’ abbandono definitivo del progetto del ponte sullo stretto di Messina e per pensare ad altre opzioni più conveninenti sul piano ambientale e, innanzitutto, non a rischio per possibili terremoti.
La faglia responsabile del terremoto del 1908 mappata lungo lasse dello Stretto di Messina ed in Calabria meridionale.