A pochi giorni dal voto all’ONU che condannerà, come ogni anno, il blocco statunitense contro Cuba, l’ex presidente dell’Uruguay, José Mujica, ha descritto ieri il blocco economico e finanziario degli Stati Uniti contro l’isola socialista come “una tremenda immoralità e un atto di ferocia riprovevole”.
Mujica si è espresso contro questi lunghi decenni di blocco economico contro Cuba che si è sempre caratterizzato per: “provocare amarezza e difficoltà alla popolazione più umile.
Il blocco punisce i più deboli e inoltre estremizza i modi per trovare risposte di natura politica che diano il via alla costruzione di un tempo di speranza.
Cuba soffre molte difficoltà, come la mancanza di siringhe per somministrare i suoi vaccini che ha fabbricato con tanto sforzo. Tale ferocia contro Cuba può avere una giustificazione politica?”
(Video nel link
https://youtu.be/EYo7KKp-kJU)
L’anziano combattente ha invitato tutti a rispondere a questa domanda in un videomessaggio, accompagnato da sua moglie, la senatrice ed ex guerrigliera Lucía Topolansky che ha registrato anche lei un video trasmesso dal portale Mate Amargo.
La Topolansky ha dichiarato che: “come ogni anno, da più di 50 anni, chiederemo che il blocco venga tolto. Questo blocco non può proseguire. Speriamo che quest’anno si possa finalmente compiere il diritto di Cuba ad avere libero accesso” (video nel link https://youtu.be/hGn0M_Jz8AY)
Il voto si svolgerà la prossima settimana il 23 giugno su un progetto di risoluzione presentato all’Assemblea Generale delle Nazioni Unite dal Governo di Cuba.
Gli uruguaiani si uniranno alla carovana mondiale a sostegno di quella causa domenica, secondo Mate Amargo con un invito a partecipare.
Da Prensa Latina
Rete solidarietà rivoluzione bolivariana