La superpetroliera iraniana Dino I salperà dal Venezuela con due milioni di barili di greggio pesante nell’ambito di un accordo che approfondisce la cooperazione strategica bilaterale e supera il blocco statunitense che colpisce i due Paesi.
Come stabilito dall’accordo, la venezuelana (PDVSA) e la iraniana (NIOC) scambieranno greggio pesante venezuelano con petrolio condensato iraniano (più leggero ed utile a Caracas per diluire il proprio petrolio e poterlo utilizzare o esportare) secondo quanto riferito dall’agenzia di stampa britannica Reuters.
La superpetroliera infatti era arrivata in Venezuela a settembre con 2,1 milioni di barili di condensato iraniano ed ha terminato di caricare petrolio pesante venezuelano il 15 ottobre.
PDVSA ha iniziato lo scambio il mese scorso inviando 1,9 milioni di barili di greggio pesante con la superpetroliera Felicity battente bandiera iraniana.
In che consiste questo scambio di petrolio?
Il Venezuela riceverà petrolio condensato, di cui ha bisogno per diluire il suo petrolio extra pesante estratto dalla cintura dell’Orinoco, poiché è un greggio molto denso con un alto contenuto di zolfo che deve essere diluito per l’utilizzo o l’esportazione.
Tale diluizione attraverso le raffinerie venezuelane era stato compromesso dal blocco USA che ne impediva l’acquisto di pezzi di ricambio (ricambi made in USA poiché le raffinerie sono di tecnologia statunitense essendo state costruite nei decenni passati).
L’Iran invece riceverà spedizioni di petrolio pesante dal Venezuela, che potrà commerciare a sua discrezione.
Stando alle fonti di Reuters, l’accordo di scambio aggira le sanzioni imposte dagli Stati Uniti verso entrambi i paesi. Queste sanzioni non soltanto vietano agli Stati Uniti di avere rapporti commerciali con il comparto petrolifero venezuelano e iraniano, ma prevedono anche delle misure punitive “secondarie” per tutti quei soggetti o entità non statunitensi che effettuano transazioni con le società petrolifere dei due paesi.
Queste sanzioni secondarie possono comportare, per i soggetti colpiti, penalità che vanno dalle multe al congelamento degli beni negli Stati Uniti fino all’esclusione dal sistema finanziario
USA.
Un secondo carico di condensato di dimensioni simili dovrebbe essere consegnato al Venezuela nelle prossime settimane come parte degli accordi di scambio, che saranno in vigore per sei mesi nella sua prima fase.
rete solidarietà a bolivariana
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