Marquez
Neanche il tempo d’illudersi per la vittoria schiacciante del centrosinistra ai ballottaggi nelle principali città italiane, con la retorica dell’unità e dell’uscita a sinistra dalla crisi, che la realtà ci riporta con i piedi per terra. Come diceva il giovanissimo Nanni Moretti ne “La sconfitta”: “Ma almeno un pezzetto della fase di transizione?”
Il centro-sinistra che fa la destra
Il neo sindaco piddino di Torino, Lo Russo, come primo atto annuncia il rientro del Comune nell’Osservatorio TAV, da cui ne era uscito con la giunta Appendino.
Per capire subito l’aria che tira…
La TAV è una Grande Opera su cui si discute da anni, considerata già vecchia prima ancora di essere ultimata, devastante per l’ambiente, sperperatrice di un fiume di denaro pubblico e produttrice di repressione e violenza di Stato, con la procura di Torino spesso impegnata in teoremi politici più che giudiziari.
Un’opera voluta fortemente dal partito unico degli affari, difatti entrambi i candidati al ballottaggio per sindaco ne sono sostenitori.
Le anticipazioni sulla prima manovra di Draghi.
Non va certo meglio con la stesura della prima manovra economica del governo Draghi che, coperto dalla distrazione mediatica costante del greenpass, prosegue con il massacro sociale e la restaurazione della legge Fornero sulle pensioni.
E non ci sono buon nuove nemmeno per le posizioni ambientaliste e green, tanto sbandierate: il clima continua a dover attendere. Il governo ha rimandato al 2023 gli attesi provvedimenti d’imposta sulla plastica e sullo zucchero.
La decisione non è incoraggiante, soprattutto alle porte della Cop26, l’atteso e «ambizioso» (come l’ha definito Ursula von der Leyen) vertice sul Clima delle Nazioni Unite che si terrà a Glasgow la prima settimana di novembre, e del quale l’Italia è partner ufficiale.
Per quanto riguarda la plastic tax – cioè l’imposta sul consumo della plastica monouso – , il provvedimento sarebbe dovuto partire già nel luglio del 2020 su richiesta dell’Unione europea.
Nel 2019, l’Ue aveva approvato una direttiva per ridurre l’impatto sull’ambiente del consumo di plastica usa e getta, e a dicembre dello stesso anno l’Italia aveva approvato un’aliquota di 0,45 euro al chilogrammo di materia plastica contenuta nei Macsi (manufatti con singolo impiego). La sua applicazione, però, viene rimandata ormai da tempo.
I sette punti principali del Documento programmatico di bilancio – riportati dal comunicato di Palazzo Chigi – riguardano i seguenti ambiti:
FISCO: si prevede un primo intervento di riduzione degli oneri fiscali; il rinvio al 2023 della plastic tax e della sugar tax; il taglio dal 22% al 10% dell’Iva su prodotti assorbenti per l’igiene femminile. Si stanziano risorse per contenere gli oneri energetici nel 2022.
INVESTIMENTI PUBBLICI: vengono previsti stanziamenti aggiuntivi per le amministrazioni centrali e locali dal 2022 al 2036; viene aumentata la dotazione del Fondo di Sviluppo e Coesione per il periodo 2022-2030; vengono stanziate risorse per il Giubileo di Roma e per le Olimpiadi di Milano-Cortina.
INVESTIMENTI PRIVATI E IMPRESE: sono prorogate e rimodulate le misure di transizione 4.0 e quelle relative agli incentivi per gli investimenti immobiliari privati. Vengono rifinanziati il Fondo di Garanzia Pmi, la cosiddetta ‘Nuova Sabatini’ e le misure per l’internazionalizzazione delle imprese.
SANITÀ: il Fondo Sanitario Nazionale viene incrementato, rispetto al 2021, di 2 miliardi in ciascun anno fino al 2024. Nuove risorse sono destinate al fondo per i farmaci innovativi e alla spesa per i vaccini e farmaci per arginare la pandemia Covid-19.
SCUOLA, RICERCA E UNIVERSITÀ: viene aumentata la dotazione del Fondo di Finanziamento ordinario per l’Università e del Fondo Italiano per la Scienza e viene creato un nuovo fondo per la ricerca applicata. Le borse di studio per gli specializzandi in medicina vengono portate in via permanente a 12.000 l’anno. Viene disposta la proroga fino a giugno dei contratti a tempo determinato stipulati dagli insegnanti durante l’emergenza Covid-19.
REGIONI ED ENTI LOCALI: viene incrementato il Fondo per il Trasporto Pubblico Locale e vengono stanziate risorse aggiuntive per gli enti locali per garantire i livelli essenziali a regime per asili nido e per la manutenzione della viabilità provinciale.
POLITICHE SOCIALI: il livello di spesa del reddito di cittadinanza viene allineato a quello dell’anno 2021, introducendo correttivi alle modalità di corresponsione e rafforzando i controlli. Vengono previsti interventi in materia pensionistica, per assicurare un graduale ed equilibrato passaggio verso il regime ordinario, e si dà attuazione alla riforma degli ammortizzatori sociali. Il congedo di paternità di 10 giorni viene reso strutturale.
La nota positiva è il rifinanziamento del Reddito di cittadinanza, per il resto, più che governo Draghi, sembra il governo Draghi-Bonomi