Salvò i migranti in difficoltà e non commise alcun reato
ROMA – Secondo la giudice per le indagini preliminari del tribunale di Agrigento, Micaela Raimondo, la comandante della Sea Watch 3, Carola Rackete, fece “il suo dovere” salvando migranti in difficoltà e non commise alcun reato entrando in porto a Lampedusa con i naufraghi soccorsi.
La gip ha accolto la richiesta di archiviazione nei confronti di Rackete. Sea Watch sui propri social esulta: “Cade anche l’ultima accusa. Abbattuto il muro del Decreto Sicurezza bis”.