- Marinella Mondaini
Il presidente ucraino Zelenskij stamattina alle 5 ha pubblicato la notizia falsa dell’attacco “russo” alla centrale nucleare di Zaporozije e ha telefonato ai capi occidentali per metterli al corrente di questa “mostruoso atto” e sollevare altra isteria. Quello che è accaduto nella realtà invece è ben diverso: si tratta di una mostruosa provocazione, compiuta alle 2 di stanotte da un gruppo di sabotatori nazionalisti ucraini contro i militari della Guardia azionale russa in pattugliamento del territorio protetto adiacente la centrale nucleare di Zaporozije, non lontano da uno dei reattori.
La propaganda ucraina ha raccontato che è stata bombardata dai russi e la notizia è stata subito raccolta dai media statunitensi ed europei. I militari ucraini hanno deciso di giocare alla guerra lungo le mura della più grossa centrale nucleare d’Europa che ha ben 6 reattori. Hanno portato i carri armati e i complessi missilistici Grad e dall’edificio del Centro di Addestramento (che ha diversi piani) situato al di fuori del perimetro della centrale nucleare, hanno aperto il fuoco contro i militari russi. In conseguenza a ciò si è scatenata una battaglia e gli ucraini, prima di scappare dall’edificio gli hanno dato fuoco. Solo grazie al comportamento eroico dei militari russi e anche al buon senso delle autorità della città, è stato scacciato il gruppo dei sabotatori ucraini e sono stati fatti passare i camion dei vigili del fuoco per spegnere l’incendio.
Il comunicato di stamattina dell’amministrazione locale dice che non è stato sparato sulla popolazione, verso la quale non c’è nessuna minaccia, non sono state bombardate le case d’abitazione, non ci sono né morti né feriti di civili.
La centrale nucleare lavora normalmente, viene monitorato costantemente il livello radioattivo che è nella norma. L’esercito russo ha preso sotto il proprio controllo la città di Energodar dov’è situata la centrale e il territorio circostante.
I soldati russi stanotte hanno evitato a tutto il mondo una catastrofe mondiale. Alla tv russa stamattina i giornalisti si chiedevano se Zelenskij e i suoi consiglieri europei e curatori statunitensi, non sono usciti di senno dando il comando o il consiglio di sparare con i missili Grad lungo le mura della più grossa centrale nucleare d’Europa solo per il successo nella guerra contro Mosca, scopo per il quale si può sacrificare l’ecologia di tutto il pianeta. A giudicare dall’aspetto di Zelenskij ieri alla conferenza stampa che ha dato dal suo bunker, salta all’occhio il suo comportamento inadeguato, confermato dalle sue parole sconclusionate e sconnesse dalla realtà.
I giornali italiani scrivono che “l’offensiva militare russa prosegue senza sosta, con bombardamenti e città sotto assedio. (FAKE)
Al centro della battaglia anche la centrale nucleare di Zaporizhzhia, la più grande d’Europa: per qualche ora si teme un disastro molto più grave di quello di Chernobyl, poi le autorità di Kiev fanno sapere che l’impianto è in sicurezza.” Anche questo è un fake, si contraddice da solo il giornale: posto che la centrale nucleare è nelle mani dei russi, perché adesso dovrebbero mettere “sotto battaglia questa centrale e poi le autorità di Kiev fanno sapere che l’impianto è in sicurezza”?
Ma da chi sarebbe stato “messo in sicurezza” se non dai russi che ne detengono il controllo dal 28 di febbraio??
Che motivo avrebbero dopo 8 giorni in cui la centrale funziona normalmente, provocare una catastrofe adesso?
Questa provocazione dimostra che il regime ucraino costituisce un pericolo per il mondo intero.
Cerca con ogni mezzo di tirare dentro in questo conflitto la Nato e gli Stati Uniti, di ottenere la zona no fly, ma gli Stati Uniti sanno bene che ciò significherebbe scontrarsi direttamente con la Russia.
L’Occidente vuole la fine della guerra ma continua a portare in questa guerra munizioni e armi. Cosa serve ancora per dimostrare che questo governo ucraino non vuole la pace ma cerca solo la guerra per convenienza personale e mantenersi a galla grazie all’odio generale pompato verso la Russia? Se Zelenskij si assumesse la responsabilità della catastrofe nel Donbass, la guerra sarebbe già finita da un pezzo e invece va avanti da 8 anni. Gli ucraini, prima di abbandonare il territorio ne vogliono fare terra bruciata, bombardano tuttora le case, le infrastrutture civili, fanno saltare in aria tutti i ponti, lasciando agli abitanti solo distruzione e morte.
Stamattina continua a stringersi l’anello attorno a Mariupol’, mentre la Milizia popolare di Donetsk comunica che i soldati ucraini hanno sparato con i missili Punto U contro lo stato maggiore del battaglione “Azov”, situati a sud ovest di Mariupol’ a causa del fatto che si sono rifiutati di sottomettersi agli ordini dell’esercito ucraino. Sarebbero stati liquidati oltre 20 militanti nazionalisti, 10 blindati. Ciò conferma che Zelenskij ha perso ogni controllo su diversi battaglioni radicali nazionalisti e neonazisti.
Ma tutto ciò in Italia viene censurato o dichiarato “fake”.