Il presidente del M5S è intervenuto ad Agorà su Rai3
ROMA – “Era contro i cambi di casacca, ora vedo il Pd che è diventato una sorta di ufficio di collocamento per chi ha cambiato casacca”. Giuseppe Conte, presidente M5S, lo dice ad Agorà su Rai3. “Ho visto che tante cose ora vengono rinnegate”, rileva Conte, “il Pd ha sottoscritto un programma governo in cui al punto 9 c’era non più inceneritori, e me ne sono ritrovato uno nel dl Aiuti”. Per quel che riguarda il segretario Dem Enrico Letta “sì, ci sono rimasto veramente male“, dice il presidente M5S, c’era “un percorso fatto” e anche se “sono sempre prudente nei rapporti”, anche “un dialogo avanzato e costante con il Pd”, ma “non parlavo di alleanza, che è una cosa strutturata con documenti scritti”. Infine, per quanto riguarda l’ex Luigi Di Maio, al Pd “facciano, sono legittime scelte, ne risponderanno ai loro elettori“, conclude Conte.
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CONTE: “SU NOMI MINISTRI ABBIAMO IN SERBO SORPRESE”
Sulla lista dei ministri, eventuali, da proporre “abbiamo delle sorprese, non me le faccia anticipare, lo faremo quando la campagna elettorale sarà in fase più avanzata, e avremo personalità di grande competenza che ci daranno una mano”, ha spiegato Conte.
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RITORNO DI BATTISTA? PERSONA SERIA, NE DISCUTEREMO
“Di Battista è una persona seria che ha dato una grande contributo alla vittoria 2018, determinante, e è anche una persona generosa”, per cui del suo “rientrare nel M5S è cosa di cui discuteremo in modo reale e autentico“, prosegue Conte. Per quanto riguarda altri ‘big’ del M5S delle origini “la conferma dei due mandati è stata una scelta di coerenza coraggiosissima, non consentiremo a nessuno di fare della politica un mestiere di vita deve essere, anche per me un servizio, nessuno deve coltivare interessi personali“, rileva Conte.
Poi ci sono persone, come il presidente della Camera Roberto Fico, per fare un solo nome: “Queste persone hanno contribuito all’80% del programma 2018 realizzato, alla riforma costituzionale con il taglio dei seggi, persone che con me hanno fatto volare il Paese – sottolinea il presidente M5S – queste persone hanno dei meriti, una competenza e un’esperienza e troveremo il modo di coinvolgerli”.
“LE PARLAMENTARIE LE DOBBIAMO ASSOLUTAMENTE FARE”
“Le parlamentarie le dobbiamo assolutamente fare, sono un passaggio significativo e importante che rientra nei nostri criteri democrazia diretta, che dà la possibilità di scelta dei candidati agli iscritti”, ha proseguito Conte a Agorà.
“FRATOIANNI E BONELLI? POSSIBILE DIALOGO SU AGENDA ECO-SOCIALE”
Pensate a un’interlocuzione con Nicola Fratoianni e Angelo Bonelli, dopo che il Pd ha chiuso un’alleanza con Carlo Calenda fortemente critico nei loro confronti? “Con le persone serie che vogliono costruire un’agenda sociale e ecologica con noi c’è sempre possibilità“, aggiunge Conte. “Noi nel simbolo abbiamo aggiunto una data, 2050, la neutralità climatica, la casa sta bruciando e dobbiamo difenderla, dobbiamo proseguire il progetto sulle rinnovabile e abbandonare il fossile”. Invece, in quello che almeno fino a ieri era il “campo largo, è difficile trovare quale minimo comun denominatore troveranno su ecologia e ambiente – dice il presidente M5S – c’è chi vuole le trivelle, chi il nucleare, chi vuole un ritorno al fossile, chi vuole una patrimoniale e chi no”.
“IUS SOLI MISURA SBAGLIATA, NOI PER IUS SCHOLAE”
“C’è chi parla di ius soli, ma è una misura sbagliata perché consentire la cittadinanza in Italia, che è un Paese di transito, solo per nascita, è sbagliato”. Invece, spiega Conte “consentire la cittadinanza a chi ha completato un ciclo di istruzione è una cosa diversa”.
“NO A SNOBISMO DIRE SICUREZZA DI DESTRA E NO MISURE RAZZISTE”
“Il problema della sicurezza è un problema serio, con i cittadini non possiamo assumere atteggiamenti snobistici e dire per pregiudizi ideologici che è un tema della destra”, perché “la sicurezza è un tema che riguarda tutti noi“, ma questo “non significa che dobbiamo perseguire con pene razziste o xenofobe i migranti”. Rispetto alle misure di cui parla spesso la destra “il tema dell’integrazione è molto più importante – dice Conte – non c’è un problema di sbarchi in Italia ma un problema di integrazione, perché se riusciremo a integrare garantiremo maggiore sicurezza”.
Rispetto ai decreti sicurezza del governo giallo-verde Conte 1, “eravamo in una coalizione necessitata – spiega il presidente M5S – dopo quattro mesi nel 2018 non si riusciva a fare un governo e il Pd aveva rifiutato di fare un governo”, quindi “la coalizione con la Lega è stata necessitata” ed “è stato fatto un contratto in cui ciascuno ha messo le misure che aveva promesso agli elettori”. In quest’ottica “la Lega è riuscita a ottenere questa misura”, quella dei decreti Sicurezza, spiega Conte, ma “rispetto a come li aveva portati la Lega la misura è stata molto modificata” e si è poi intervenuti ulteriormente nel Conte2.