LE COSE CHE PENSO
La presenza di Sinistra Italiana nella coalizione del Pd non ha nessun senso

La scelta di Calenda di uscire dalla coalizione del Pd con cui aveva sottoscritto un programma comune di governo, modifica nuovamente il quadro politico. Di quel che farà Calenda ce ne occuperemo in un’altra occasione, ad oggi pare faccia una lista di centro con Renzi. Il tempo stringe e ciò che a me interessa è occuparci di noi. Cosa ci sta a fare Sinistra Italiana alleata con il Pd e (forse) con la Bonino e Di Maio? La motivazione avanzata prima della rottura di Calenda era quella di una alleanza tecnica per contenere la vittoria della destra nei collegi uninominali. Obiettivo che già prima non aveva molta pregnanza vista l’esclusione del M5S. Ma se ieri era un argomento debole, oggi diventa un argomento nullo poiché la forza elettorale della coalizione si è ulteriormente ridotta con l’uscita di Calenda. D’altra parte è impensabile trasformare l’alleanza tra Pd e Sinistra Italiana da alleanza tecnica a alleanza politica. Non è immaginabile che il Pd rinunci alla agenda Draghi, con ciò che ne consegue, così come Sinistra Italiana non può rinunciare al suo profilo alternativo a quelle politiche. E allora? E allora torna il grande tema: Sinistra Italiana deve battere altre strade. Quelle che erano ovvie fin da subito: cercare una convergenza con chi come noi è critico sulle politiche attuate da Draghi, ha una posizione contraria all’invio della armi in Ucraina e non crede che l’Italia debba essere una colonia USA. Insomma una convergenza con M5S e Unione Popolare. Si può ancora fare. Sarebbe una scelta che potrebbe ridare slancio a un percorso per costruire anche in Italia un polo di sinistra non solo alternativo alle destre, ma anche autonomo dal centro e dalle sue politiche, non minoritario e non residuale. Lavoriamo subito in questa direzione prima che ci costringa a farlo qualcuno, magari perché in queste ore decide di correre da solo…..

Claudio Grassi SI

Di L.M.

Appassionato sin da giovanissimo di geopolitica, è attivo nei movimenti studenteschi degli anni novanta. Militante del Prc, ha ricoperto cariche amministrative nel comune di Casteldelci e nella C.M. Alta Valmarecchia. Nel 2011 crea il blog Ancora fischia il vento.

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