La Bolivia è cresciuta per più di un decennio a una media annua del 5%, crescita molto più elevata rispetto agli Stati Uniti e al resto dei paesi del Sud America.
Nonostante la crisi del prezzo delle materie prime, è riuscita a risparmiare e prudentemente a non sprecare  dopo aver dichiarato la nazionalizzazione degli idrocarburi nel 2006.
Lo chiamano il “miracolo economico boliviano”, che è da attribuirsi a Evo Morales, e al suo governo Socialista.
Il partito di Morales “Movimento per il Socialismo” si basa sugli ideali di: Socialismo del XXI secolo, Marxismo, Bolivarismo, Comunitarismo.
L’anno scorso la Bolivia è cresciuta del 4,3%, seguita dal Paraguay (4,1%) e dal Perù (4%). L’elenco continua con Colombia (2%), Cile (1,6%) e Uruguay (1,5%).
La performance boliviana è stata eccezionalmente più elevata rispetto agli Stati Uniti, che sono cresciuti solo dell’1,5%, e all’America Latina nel suo complesso, che registra solo lo 0,9%.

Quali sono le chiavi della crescita economica?

Idrocarburi
Nel 2006, Evo Morales decretò la nazionalizzazione degli idrocarburi: iniziava una nuova fase dell’economia boliviana.
La nazionalizzazione e la tassa diretta sugli idrocarburi (HDI) sono stati alcuni degli elementi principali che spiegano l’alta crescita economica.
L’aumento dei ricavi fiscali è stato accompagnato da forti investimenti pubblici e da un modello di sviluppo produttivo basato sulla domanda interna.

Salvataggio
Un portavoce del Fondo Monetario Internazionale FMI afferma: “Negli ultimi 14 anni, la crescita economica è stata guidata principalmente dal boom delle materie prime, dalle entrate fiscali, dagli investimenti pubblici significativi e dall’alta spesa sociale”.
Durante il governo Socialista la povertà in Bolivia è diminuita di un terzo.
E anche se la curva di crescita sta diminuendo, continua a distinguersi sul  resto dei suoi vicini: la Bolivia è cresciuta del 5,5% nel 2014, del 4,9% nel 2015 e del 4,3% nel 2016.
Secondo le proiezioni del FMI, la Bolivia crescerà del 4,2% quest’anno e del 4% il prossimo.
Un altro fattore importante è stato il calo della dollarizzazione.

Stabilità
Sia gli esperti del FMI che gli analisti locali concordano sul fatto che la stabilità politica e sociale abbia contribuito alla crescita economica.
Secondo i dati del FMI, tra il 2004 e il 2015 la povertà è scesa dal 63%.
La Bolivia è passata dall’essere il paese più disuguale del Sud America ad una posizione media nella regione.

In conclusione il “miracolo economico boliviano” è da attribuirsi ad una politica che è l’esatto contrario dell’austerity che ha inchiodato Europa ed Italia e a un governo Socialista che fa Socialismo.

Fonte dati BBC

Image copyright GETTY IMAGES

Di L.M.

Appassionato sin da giovanissimo di geopolitica, è attivo nei movimenti studenteschi degli anni novanta. Militante del Prc, ha ricoperto cariche amministrative nel comune di Casteldelci e nella C.M. Alta Valmarecchia. Nel 2011 crea il blog Ancora fischia il vento.

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