Italia. Crescono gli impegni militari, tagliano le spese sociali. Serve una operazione verità
Ad agosto il presidente statunitense Donald Trump, ha dichiarato la sua intenzione di chiedere agli alleati della Nato di aumentare le loro truppe in Afghanistan dopo la decisione presa di far arrivare nel paese altri 5mila soldati statunitensi. L’Italia, che vanta già il secondo contingente per numero nella operazione “Resolute Support”, adempiere alle richieste statunitensi significherebbe portare l’attuale contingente militare italiano da 900 ad almeno 1200 soldati e per un tempo indeterminato. Un processo però già in corso. Già a luglio infatti un numero imprecisato di militari americani e italiani, operanti nell’ambito della missione “Resolute Support” (con compiti di addestramento, assistenza e consulenza per le forze di sicurezza afgane), è stato dispiegato nella provincia occidentale di Farah per sostenere le forze locali impegnate contro i talebani. Fonti locali sostengono che si tratta di circa 120 uomini che sosterranno lo sforzo di polizia ed esercito afgani contro i talebani. Questo contingente militare si aggiunge a quello di circa 200 soldati (130 americani e 70 italiani) già inviato a Farah nel gennaio scorso
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