Francesco Cecchini
TIMOSCHENKO
Lo scorso mercoledì, primo novembre, Rodrigo Londoño Echeverri, meglio conosciuto con il suo nom di guerre Timochenko, leader delle FARC (Fuerza Alternativa Revolucionaria del Común), è stato annunciato come candidato presidente di questo partito politico alle elezioni presidenziali del marzo 2018. La vicepresidente sarà Imelda Daza di Voces de Paz y Reconciliación, che siede nel parlamento colombiano per seguire il processo di pace. Imelda Daza è un’economista di sinistra che visse molti anni in esilio, in Svezia, tra il 1989 e il 2015 perché minacciata di morte dall’estrema destra paramilitare . Considerata la situazione critica del processo di pace, il programma di Timochenko, che ha dichiarato: “Oggi l’unico piano della FARC è la pace in Colombia” sarà basato sull’attuazione piena dell’ Accordo Definitivo tra FARC-EP e governo, la fine del massacro, tuttora in corso, dei leaders sociali, dei diritti umani e di indigeni e la rimozione di tutti gli ostacoli alla pace, innanzitutto il paramilitarimo. Iván Márquez, che ha guidato la delegazione delle FARC-EP nei dialoghi di pace realizzati a L’Avana, annunciando la candidatura di Timochenko, ha sottolineato che punti fondamentali del programma sono anche la lotta alla corruzione e un cambio nell’economia, la riforma agraria, tra l’altro. Timochenko ha 58 anni, dal 2011, dalla morte di Manuel Cano sotto un bombardamento, fino al loro recente scioglimento è stato leader delle FARC-EP. Attualmente si trova all’Avana per cure mediche. In ogni caso ha un posto assicurato al senato, in quanto gli accordi di pace garantiscono al partito FARC 5 seggi alla camera e 5 al senato. Con lui ci saranno sicuramente Iván Márquez, Jorge Torres, Seusis Pausias Hernández Solarte e altri. Nel senato Timochenko dovrà affrontare l’opposizione del nemico politico No 1 della pace in Colombia, l’ex presidente Álvaro Uribe Vélez.