Copertina del romanzo Bell’abissina
CARTA D’IDENTITA’
Titolo: Bell’abissina. Un’indagine del commissario Marino
Autore: Carlo Lucarelli
Editore: Mondadori
Collana: Il giallo Mondadori
Data di Pubblicazione: novembre 2022
ISBN: 8804727551
Pagine: 192
Prezzo: 17 euro
Il protagonista di Bell’abissina è il commissario Marino che già aveva fatto la sua comparsa nel Giallo Mondadori del 1993, vincitore del Premio Tedeschi di quell’anno. La bell’abissina è una ragazza eritrea Tzegè Weinì che ama bere caffè nero e chinotto.
Nel 1937 la cosiddetta ‘Squadra Fognature’, un comando atto a perlustrare il sottosuolo delle strade da cui deve passare il Duce, trova il cadavere sgozzato di una donna. Tre anni più tardi, a Cattolica, il commissario Marino, che in gran segreto è antifascista, con il nome di battaglia Locàrd, riceve una dritta da uno di quegli ex agenti con una descrizione del cadavere che lo coinvolgerà a tal punto da perderci il sonno. La donna uccisa e gettata nelle fogne è collegata alla famiglia di Francone Brandimarzio, un imprenditore che ha fatto fortuna nelle Colonie d’Africa, e che adesso si è ritirato proprio nella cittadina romagnola insieme al figlio Attilio e a una bella ragazza eritrea, la bella abissina del titolo. Marino sa che la famiglia Brandimarzio è intoccabile poiché mantiene i gerarchi corrotti con denaro sporco. Egli dovrà smascherare un assassino e batterlo sul tempo, per impedire che uccida ancora. L’indagine, però, diventerà pericolosa anche per lui stesso in quanto rischierà che le sue vere idee politiche vengano scoperte… Lucarelli è bravo sia a esporre i fatti e a creare il perfetto clima dell’epoca, un 1940 che vede l’imminente entrata in guerra dell’Italia, sia ad accompagnarci nell’indagine a fianco di Marino e infine a convincerci di aver compreso in anticipo l’arcano per poi lasciarci la perfetta consapevolezza che la nostra era solo un’illusione. Bello il personaggio del commissario Marino, non solo delineato da Lucarelli un investigatore che indaga, bensì come un uomo che sbaglia e soffre perché è fondamentalmente un uomo con debolezze e fragilità. “È uno bravo» disse indicandolo agli altri, «promosso e rimosso per aver fatto una cazzata che non piaceva al governo. Dicevano così, quello bravo che ha fatto una cazzata, anche se nessuno sapeva qual era.” Lucarelli è bravo nel riportare sulla carta pochi e sapienti cenni, tanto da rendere i suoi protagonisti degli esseri umani all’interno di un microcosmo.
Stile asciutto ed essenziale, forse un po’ asfittico, caratterizzato da pochissime descrizioni e da qualche bava di pensieri/riflessioni qua e là.
Anche in questo noir storico si sente, prepotente, la capacità di scrittore di Lucarelli.
CHI E’ CARLO LUCARELLI?
Carlo Lucarelli nasce a Parma nel 1960. È regista, sceneggiatore, conduttore televisivo, giornalista, autore di podcast e scrittore. Tra la sua prolifica produzione, possiamo ricordare L’ Ottava Vibrazione, ambientato a Massaua Eritrea nel 1986, dove un dectedive non autorizzato ricerca un assassino di donne, uomini e bambini. Il tutto verso la più colossale disfatta che il colonialismo italiano abbia subito: la battaglia di Adua.
Carlo Lucarelli