Le forze armate russe hanno iniziato a sondare il terreno nell’oblast di Zaporizhzhia per un’offensiva. Lo ha confermato lo Stato maggiore di Kiev. “Oltre 25 insediamenti sono stati sottoposti al fuoco dell’artiglieria (russa) nelle ultime 24 ore” si legge nella nota ufficiale di Yevgen Yerin, uno dei portavoce dell’esercito.
Zaporizhzhia, offensiva russa?
di Francesco Dall’aglio*
Un po’ a sorpresa (ma neanche troppo, in verità, visti i movimenti delle ultime settimane) le truppe russe hanno ripreso l’offensiva nel settore di Zaporože, prendendo il controllo tra ieri e oggi dei villaggi di Lobkove e Maly Šerbaky, e avanzando in direzione di Novoandriivka e Mala Tokmačka.
Non ci sono molte informazioni su quanto sta succedendo, soprattutto non è chiaro se i reparti ucraini hanno ceduto terreno perché si sono ritirati o perché sono stati sopraffatti, con quante forze le truppe russe sono entrate nei villaggi e se intendano continuare l’offensiva o meno.
Da quello che mi sembra, e ovviamente posso sbagliarmi, per ora più che un’offensiva vera e propria si tratta “semplicemente” dell’occupazione di posizioni più vantaggiose: o, appunto, in preparazione di un’offensiva futura o per negarle all’Ucraina in vista di una loro offensiva futura, che al momento non sembra probabile ma resta sempre possibile.
Ad ogni modo, con la ripresa delle ostilità anche in questo settore tutto il fronte ormai è movimento, stavolta per iniziativa russa. Forse da questo dipende il messaggio, ripetuto molto spesso negli ultimi giorni, che all’Ucraina è necessario mandare armi ed equipaggiamenti quanto più in fretta possibile.
Come al solito bisogna aspettare e vedere che succede. Del resto la guerra è fatta per il 90% del tempo di attese, con buona pace di Hollywood (o della Mosfilm).
* Ripreso da Francesco Dall’Aglio ricercatore dell’Istituto di Studi Storici dell’Accademia delle Scienze di Sofia (Bulgaria).