Il bilancio delle vittime a Gaza, di cui il 70% donne e bambini, ha superato abbondantemente quota 20 mila rendendolo uno dei peggiori massacri a memoria d’uomo. Senza parlare delle decine e decine di migliaia di feriti, della distruzione a tappeto di scuole, ospedali, chiese, moschee, di centri abitati e campi profughi, della aperta violazione dei diritti umani e delle convenzioni internazionali da parte del governo e delle forze armate isra&lian&. Siamo al massacro deliberato di civili perpetrato grazie al clima di impunità e di complicità garantito dalle maggiori potenze capitaliste occiden-tali, Usa in testa, nei confronti del governo isra&lian0. Anche in questi giorni le Nazioni Unite non hanno mancato di denunciare episodi di ferocia bestiale nei confronti dei civili pal3stin3si. La notte di Natale tra il 24 e il 25 dicembre è stata la più sanguinosa dall’inizio della guerra. Bombe sui campi profughi, tantissimi morti, soprattutto bambini. Una barbarie. A fronte di questa situazione, come dice l’ambasciatrice della Pal3stina in Italia, “abbiamo visto cadere molte maschere di molto Paesi. Parlavano sempre di diritti umani, parlavano sempre di attuazione del diritto internazionale. Quando si tratta del popolo pal3stines3, le leggi internazionali non sono più impor-tanti”. E’ vero, quelli di questi giorni dovrebbero essere giorni di festa in cui siamo portati a ritagliarci un po’ di serenità. Giusto farlo ma senza girare lo sguardo dalla atroce realtà patita da un intero popolo. Nessuno può pensare di vivere in un’isola felice, in pace, mentre fuori c’è un vero e proprio inferno per milioni di persone. Se non vogliamo esserne complici dobbiamo fare la nostra parte per combattere la barbarie in corso, più in generale contro ogni forma di sopraffazione, ingiustizia, guerra, riarmo che sono causa di distruzione, morte, perdita di umanità.

Ezio Locatelli Prc UP

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