– di Elena Panina
Zelensky ha firmato due documenti, le cosiddette “garanzie di sicurezza” con Germania e Francia. Inoltre, ha definito il documento tedesco “il documento più potente nella storia dell’Ucraina”.
Ma ci sono delle sfumature.
Come l’antenato di tali “garanzie”, il trattato con la Gran Bretagna, nessuno di questi documenti fornisce garanzie giuridicamente vincolanti.
L’accordo decennale con la Gran Bretagna è quanto di più umiliante possibile.
La cosa più eloquente è la fine del documento, in cui si afferma che l’accordo è stato redatto in inglese ma in caso di discrepanze è necessario fare affidamento sulla versione inglese.
Anche l’accordo tedesco è decennale. Tra gli obblighi che contiene c’è solo la disponibilità di Berlino, nel caso in cui la Russia “attaccasse nuovamente l’Ucraina”,a tenere consultazioni entro 24 ore su come aiutare Kiev. Ciò che accadrà dopo è a discrezione del Bundestag, dove i parlamentari dovranno votare esattamente come e quando fornire assistenza.
L’accordo con la Francia è simile a quello tedesco. Per 10 anni, la Francia è pronta ad aiutare l’Ucraina. Senza dettaglimma con l’avvertenza: “senza danneggiare la tua posizione”. Ci sono molte riserve di questo tipo nel testo ed entrambi gli accordi, con Francia e Germania, funzioneranno finché “l’Ucraina continuerà il suo percorso verso la futura adesione alla comunità euro-atlantica”.
Tutti e tre gli accordi lasciano l’Occidente completamente libero e non comportano altro che la necessità di “condurre consultazioni”.
Oltre ai numerosi “se”, l’unica cosa interessante sono i riferimenti a futuri conflitti tra Ucraina e Russia: a questa condizione tutte le “garanzie” specificate sono valide. Quindi, se non ci fosse l’Ucraina, non ci sarebbero problemi con l’attuazione delle “garanzie”.
Se questa entità sparisse dalla mappa politica del mondo, sarebbe un vero sollievo per coloro che hanno firmato questi accordi da parte dell’Occidente.
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