Il voto dell’assemblea generale dell’ONU a favore dello Stato di Palestina è una vittoria storica per un popolo che da decenni subisce l’occupazione dei propri territori. Purtroppo il veto degli Stati Uniti nel Consiglio di Sicurezza impedisce a questa volontà della comunità internazionale di tradursi nell’ingresso effettivo della Palestina tra gli stati membri dell’ONU. La risoluzione ribadisce la richiesta di “raggiungere senza indugio la fine dell’occupazione israeliana iniziata nel 1967 e una soluzione giusta, duratura e pacifica della questione palestinese e del conflitto israelo-palestinese, in conformità con il diritto internazionale”. Purtroppo l’Italia, tradendo i principi della nostra Costituzione, si è astenuta insieme ad altri paesi europei della NATO. Dire che prima ci deve essere consenso di Israele significa avallare l’occupazione illegale dei territori palestinesi che va avanti dal 1967. E’ un fatto grave che l’Italia e altri paesi della NATO continuano a essere complici dell’occupazione illegale dei territori, dell’apartheid, della pulizia etnica e del genocidio. Altri paesi europei – tra cui Francia, Spagna e Slovenia – hanno votato invece a favore. I finti sovranisti del governo italiano hanno scelto di essere complici di Netanyahu e sudditi di Washington. Per il governo italiano e gli altri paesi che si sono astenuti vale la citazione dell’arcivescovo Desmond Tutu: “Se siete neutrali in situazioni di ingiustizia, avete scelto la parte dell’oppressore. Se un elefante ha la zampa sulla coda di un topo e voi dite che siete neutrali, il topo non apprezzerà la vostra neutralità.”

COME HANNO VOTATO GLI STATI ALL’ONU

143 nazioni hanno votato a favore. Solo 9 contro: USA, Israele, Ungheria, Cechia, Argentina, Papua Nuova Guinea, a le nazioni di piccole isole dominate dagli USA della Micronesia, Palau e Nauru.

Italia con Germania, Olanda, Romania, ecc. tra gli ignavi.

Maurizio Acerbo PRC

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