Francesco Cecchini
BERGOGLIO E L’ ARGENTINA
Horacio Verbitsky, uno dei principali esponenti del movimento argentino per la difesa dei diritti umani, ha informato nella sua newsletter Cohete a la Luna, del 22 gennaio, che il gesuita Francisco Jalics insiste sulla responsabilità di Bergoglio, l’attuale papa Francesco, per il suo rapimento e tortura durante la dittatura militare. Afferma, inoltre, che il comportamento della Chiesa Cattolica e della Compagnia di Gesù è stato più grave di quello dell’esercito. Pochi giorni dopo l’elezione di Jorge Bergoglio a papa, Jalics aveva dichiarato di sentirsi obbligato a liberarlo dal sospetto di complicità con la dittatura. Un anno dopo, però, scrisse alla sorella di Orlando Yorio, che fu rapito insieme a lui, e confermò le accuse, anche se disse che avrebbe continuato a tacere e le chiese di mantenere segreta la lettera. Sul suo letto di morte, Graciela Yorio ha deciso di non rispettare questa richiesta e incaricò il figlio di inviare a Horacio Verbitsky la lettera di Francisco Jalics che dice che le denunce di Yorio e dei suoi confratelli erano vere. Per quanto riguarda il comportamento di Bergoglio in Argentina segnalo un mio articolo.
http://utopiarossa.blogspot.it/2016/01/da-bergoglio-papa-francesco-di_19.html
BERGOGLIO E I MAPUCHE CILENI. Bergoglio in Cile visitò Temuco, l’epicentro del conflitto Mapuche in questo paese. Era una delle destinazioni principali scelte dal Papa. Verbalmente ha sostenuto la lotta del popolo mapuche, che denunciano la discriminazione e l’usurpazione delle loro terre ancestrali, ma in un messaggio inviato ai gruppi resistenti ha in pratica condannato la loro lotta e ha condannato la violenza. Inoltre sia alla Messa di Maquehue che al pranzo successivo c’erano ospiti mapuche, ma i leader storici del popolo non furono invitati. Significativo. BERGOGLIO E I PRETI PEDOFILI CILENI. La visita di Bergoglio in Cile fu in mezzo a molte polemiche sui casi di pedofilia commessi da sacerdoti. Significativo è stato che al nord a Iquique il suo viaggio si sia conclusa con scarsa partecipazione, a causa dell’atteggiamento di Bergoglio. Al centro c’è stato lo scandalo del vescovo di Osorno, Juan Barros, ancora una volta difeso dal Papa: “Sono calunnie, è chiaro?”. La reazione delle vittime dei preti pedofili è stata immediata e dura. Una conferenza stampa di diverse vittime del sacerdote Karadima, il più emblematico dei circa 80 di abusi da parte di sacerdoti, ha risposto alle dichiarazioni di Bergoglio, criticandolo di fronte all’opinione pubblica cilena già abbastanza critica nei confrontidel papa argentino E ‘stata una non una bella fine del viaggio in Cile che ha, riaperto la ferita degli abusi sui minori. Il cardinale Sean O’Malley, presidente della commissione della Santa sede contro gli abusi sui minori voluta dal Papa nel 2014 e membro del C9, prende le distanze da Bergoglio con una nota: è “comprensibile che le sue parole in difesa del vescovo di Osorno siano state fonte di grande dolore per i sopravvissuti agli abusi sessuali da parte del clero”. Per quelle parole Bergoglio è stato costretto a chiedere scusa, ma ha confermato che le accuse in Osorno sono infondate.
CONCLUSIONI.
Nell’atlante di Bergoglio, papa Francesco, l’ America Latina è importante, naturale essendo argentino. Ma non sta facendo cose positive. In Argentina peronista della Guardia de Hierro è stato molto critico nei confronti del peronismo progressista dei Kirchner. Nel giugno 2007 criticò la candidatura alla presidenza di Cristina Fernández de Kirchner con frasi che sono la quintessenza della misoginia: “Le donne sono naturalmente inadatte per compiti politici. L’ordine naturale e i fatti ci insegnano che l’uomo è l’essere politico per eccellenza, le Scritture ci mostrano che la donna è da sempre il supporto dell’uomo che pensa e realizza, ma niente più di questo”. Il 16 giugno 2010, il cardinal Bergoglio partecipò ufficialmente, avallandolo, al documento Consenso para el desarrollo elaborato dalla Universidad del Salvador. A un anno circa dalle elezioni del 2011, fu un vero e proprio programma politico-economico liberista alternativo al governo progressista di Néstor Kirchner e Cristina Fernández. Appena eletto papa ha prontamente allestito una teatrale, ma poco spontanea, riconciliazione con la presidenta Cristina Fernández. Per quanto riguarda la Colombia Bergoglio nel dicembre 2016 ha riunito in Vaticano il nemico della pace Uribe e Santos, tra l’altro reponsabili dei famigerati falsos positivos, senza nessun risultato per la pace in Colombia. Durante la sua visita in Colombia nel settembre del 2017 Bergoglio, Papa Francesco, ha affermato:” El ejército colombiano es una víctima y no un victimario”, “L’esercito colombiano è una vittima e non responsabile di vittime.” Bergoglio ha così assolto l’esercito colombiano da tutti i suoi crimini, i falsos positivos, per esempio. Anche un suo tentativo di conciliare governo rivoluzionario bolivariano di Maduro e opposizione controrivoluzionario è fallito, anzi ha anche riscosso critiche dalla destra.