Nicolas Maduro ha vinto le elezioni in Venezuela con il 51,2% dei voti in un clima di pace e serenità secondo quanto riferito dalle autorità elettorali, riportato dagli osservatori internazionali. Il tutto con un sistema elettorale che la Carter Foundation ha definito il migliore al mondo. 

Ma per gli Stati Uniti non è sufficiente. Con una dichiarazione inquietante, il Segretario di Stato statunitense Blinken ha affermato che il suo paese non riconosce le elezioni e che nutre fortissimi dubbi sulla regolarità del voto. “Siamo seriamente preoccupati che i risultati annunciati non riflettano la volontà o i voti del popolo venezuelano… la comunità internazionale sta osservando la situazione molto da vicino e risponderà di conseguenza”, ha dichiarato Blinken. 

L’amministrazione Biden sta lanciando quindi il via libera ad un altro tentativo di colpo di stato in Venezuela, proprio come fece Trump nominando il fantoccio Guaidó nel 2019 come “autoproclamato presidente”. Per mettere mani sulle enormi risorse minerarie dle paese, Blinken afferma che gli Stati Uniti non riconoscono la vittoria di Maduro nelle elezioni venezuelane perché è noto come agli Usa la democrazia piace ma solo quando vincono i loro burattini.

A proposito di burattini, poco dopo il messaggio di Blinken, il nostro “sovrano” ministro degli esteri si esprime così sul voto di ieri in Venezuela.  

https://www.lantidiplomatico.it/dettnews-blinken_minaccia_il_venezuela_di_un_nuovo_golpe_alla_guaid/45289_56022

Di Red

„Per ottenere un cambiamento radicale bisogna avere il coraggio d'inventare l'avvenire. Noi dobbiamo osare inventare l'avvenire.“ — Thomas Sankara

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