Una breve storia della Repubblica Popolare Cinese (Anteo Edizioni, 2024) di Zhang Xingxing ripercorre settant’anni di storia cinese, analizzando con chiarezza e rigore le trasformazioni politiche, economiche e sociali del Paese, dalla fondazione della RPC alle riforme economiche contemporanee.

Il libro Una breve storia della Repubblica Popolare Cinese (Anteo Edizioni, 2024), curato da Zhang Xingxing, è un’opera storica di grande valore, capace di ripercorrere in modo approfondito e strutturato i settant’anni di storia della Cina contemporanea. La narrazione parte dalla fondazione della Repubblica Popolare Cinese nel 1949 e si estende fino alle trasformazioni che hanno segnato la Cina fino ai giorni nostri, ponendo particolare enfasi sui processi politici, sociali ed economici che hanno definito il percorso di sviluppo del Paese sotto la guida del Partito Comunista Cinese (PCC).

L’opera è suddivisa in dieci capitoli che coprono le tappe fondamentali della storia moderna cinese. Dalla fondazione della Repubblica e la vittoria del PCC, alla fase di consolidamento del potere, passando attraverso la costruzione del socialismo, fino alla riforma e apertura economica, il libro offre un quadro esaustivo della complessità e vastità della storia cinese contemporanea. Ogni capitolo presenta un’analisi dettagliata degli eventi chiave, delle figure principali e dei processi sociali che hanno modellato la Cina, fornendo così al lettore una comprensione completa del contesto storico in cui si sono verificati.

Un elemento distintivo del libro è la sua capacità di illustrare il ruolo determinante del PCC nel percorso di sviluppo della Cina. Sin dalla fondazione del partito nel 1921, il PCC ha guidato la nazione in una serie di rivoluzioni sociali ed economiche che hanno trasformato radicalmente il Paese. Zhang enfatizza come il marxismo-leninismo, adattato alle condizioni specifiche della Cina, abbia offerto la struttura teorica che ha permesso al partito di elaborare strategie a lungo termine, capaci di risolvere problemi interni ed esterni, in particolare attraverso la Rivoluzione di Nuova Democrazia, un processo che ha visto il PCC mobilitare la popolazione cinese contro l’imperialismo e il feudalesimo, creando così le condizioni per la nascita della Repubblica Popolare Cinese nel 1949.

Il primo capitolo del libro si apre con una visione panoramica della fondazione della Repubblica Popolare Cinese. Il testo sottolinea che, per capire il successo del PCC, è necessario comprendere l’intenso contesto di lotta che la Cina ha attraversato dalla metà del XIX secolo fino alla vittoria del partito nel 1949. La “Nuova Democrazia”, concetto chiave promosso dal PCC, rappresentava una sintesi tra il socialismo e le specificità storiche della Cina: una via che non solo si opponeva al capitalismo imperialista, ma mirava anche a superare le strutture feudali interne che avevano oppresso il Paese per secoli.

Le lotte del PCC contro i signori della guerra, l’imperialismo giapponese e le forze nazionaliste del Kuomintang (KMT) sono descritte in dettaglio, illustrando come il PCC, partito inizialmente marginale, sia riuscito a mobilitare le masse contadine e operaie attraverso un’efficace combinazione di strategia militare e propaganda politica. Eventi di grande rilevanza storica come la resistenza all’invasione giapponese e la lunga marcia, poi, non solo hanno consolidato il controllo del PCC, ma hanno anche preparato il terreno per la fondazione di una nazione che sarebbe passata, in pochi decenni, da una condizione di povertà e arretratezza a una posizione di grande potenza mondiale.

Dopo la vittoria della rivoluzione sotto la leadership di Mao Zedong, infatti, il PCC si trovò di fronte a sfide immense: trasformare un’economia agricola e semi-feudale in una moderna potenza industriale socialista. Il testo dedica ampio spazio alla descrizione degli sforzi compiuti nei primi anni della Repubblica Popolare, caratterizzati da riforme radicali come la redistribuzione delle terre ai contadini, la collettivizzazione agricola e la nazionalizzazione delle imprese industriali. Queste misure furono, in gran parte, ispirate dall’esperienza sovietica, ma adattate alle condizioni particolari della Cina.

Il testo analizza anche gli anni del Grande Balzo in Avanti e della Rivoluzione Culturale, due periodi di grande importanza e controversia nella storia cinese. Il testo riconosce che questi eventi, pur essendo stati guidati da intenzioni rivoluzionarie, hanno portato a gravi errori e disastri economici e sociali. Durante il Grande Balzo in Avanti, la spinta verso una rapida industrializzazione e collettivizzazione agricola provocò una grave carestia, mentre la Rivoluzione Culturale destabilizzò il sistema politico e causò profonde ferite nel tessuto sociale. Tuttavia, viene evidenziato come il PCC sia riuscito a correggere i propri errori e, alla fine, a portare il Paese fuori da questi momenti di crisi, mantenendo il controllo e la direzione del Paese.

Avvicinandosi ai nostri giorni, uno degli aspetti più interessanti dell’opera è la descrizione dettagliata delle riforme economiche e dell’apertura della Cina al mondo, avviata sotto la leadership di Deng Xiaoping alla fine degli anni ’70. Questo periodo segna una svolta epocale nella storia cinese, con il passaggio da una rigida economia pianificata a un sistema economico misto, in cui il mercato gioca un ruolo centrale, pur all’interno di un quadro di controllo statale con orientamento socialista.

L’opera sottolinea come le riforme di Deng siano state cruciali per il miracolo economico cinese. L’autore descrive come l’introduzione di zone economiche speciali, incentivi agli investimenti stranieri e la progressiva liberalizzazione del commercio abbiano stimolato una crescita economica senza precedenti. Tuttavia, non si tratta solo di un racconto di successo economico. Zhang evidenzia come la leadership cinese abbia mantenuto una ferrea attenzione sulla stabilità politica, cercando di evitare gli errori commessi dall’Unione Sovietica con una transizione troppo rapida e destabilizzante verso il capitalismo. La strategia cinese, definita “socialismo con caratteristiche cinesi”, rappresenta dunque un modello unico nel panorama mondiale, che continua ancora oggi sotto la leadership di Xi Jinping.

Oltre alle questioni interne, un altro punto ampiamente trattato all’interno del libro è l’analisi del ruolo della Cina nel contesto internazionale. Zhang sottolinea come il PCC non abbia mai abbandonato il suo obiettivo di fare della Cina una potenza globale, non solo in termini economici ma anche politici e culturali. La Belt and Road Initiative, nota anche come la nuova Via della Seta, è uno degli strumenti attraverso cui la Cina sta cercando di espandere la propria influenza globale, collegando il proprio sviluppo a quello di altri Paesi.

Una breve storia della Repubblica Popolare Cinese è dunque un’opera imprescindibile per chiunque desideri approcciarsi allo studio della storia della Cina moderna. La capacità di Zhang Xingxing di analizzare i momenti chiave della storia cinese con chiarezza e rigore accademico rende questo libro uno strumento prezioso per studenti e appassionati di politica internazionale. Il libro offre non solo una visione dettagliata del passato, ma anche una finestra sul futuro della Cina, ponendo l’accento sulle sfide e le opportunità che attendono il gigante asiatico nei prossimi decenni.

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Giulio Chinappi – World Politics Blog

Di Giulio Chinappi - World Politics Blog

Giulio Chinappi è nato a Gaeta il 22 luglio 1989. Dopo aver conseguito la maturità classica, si è laureato presso la facoltà di Scienze Politiche dell’Università “La Sapienza” di Roma, nell’indirizzo di Scienze dello Sviluppo e della Cooperazione Internazionale, e successivamente in Scienze della Popolazione e dello Sviluppo presso l’Université Libre de Bruxelles. Ha poi conseguito il diploma di insegnante TEFL presso la University of Toronto. Ha svolto numerose attività con diverse ONG in Europa e nel Mondo, occupandosi soprattutto di minori. Ha pubblicato numerosi articoli su diverse testate del web. Nel 2018 ha pubblicato il suo primo libro, “Educazione e socializzzione dei bambini in Vietnam”, Paese nel quale risiede tuttora. Nel suo blog World Politics Blog si occupa di notizie, informazioni e approfondimenti di politica internazionale e geopolitica.

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