La visita del leader vietnamita Tô Lâm a Cuba ha rappresentato un nuovo capitolo della lunga storia di amicizia tra i due Paesi socialisti.
Dopo aver preso parte alla 79ma sessione dell’Assemblea Generale delle Nazioni Unite e aver effettuato una visita ufficiale negli Stati Uniti, il leader vietnamita Tô Lâm ha effettuato una nuova tappa del suo viaggio diplomatico a Cuba (25-27 settembre), segnando un nuovo capitolo della lunga storia di amicizia tra i due Paesi socialisti. Questa visita, carica di significati storici e politici, ha rafforzato ulteriormente i legami tra i due partiti comunisti e i rispettivi popoli, riflettendo la solidarietà rivoluzionaria che lega il Vietnam e Cuba da decenni, grazie alla relazione speciale instaurata dai leader storici Hồ Chí Minh e Fidel Castro.
La visita di stato è stata inaugurata da una grande cerimonia di benvenuto a L’Avana, presieduta dal Primo Segretario del Comitato Centrale del Partito Comunista di Cuba e Presidente di Cuba, Miguel Díaz-Canel Bermúdez. Questo ha sottolineato il rispetto e la considerazione che Cuba nutre nei confronti del Vietnam e del suo leader, ribadendo l’importanza del legame tra i due Paesi.
Díaz-Canel ha dichiarato che questa prima visita di Tô Lâm a Cuba come leader del Partito Comunista e Presidente del Vietnam “ha un significato speciale, riflettendo la grande stima per i rapporti e la solidarietà rivoluzionaria tra i due Partiti e i due Paesi”. Ha inoltre sottolineato come Cuba consideri preziosa la relazione tradizionale e l’amicizia fedele con il Vietnam, affermando che tale legame sarà mantenuto e rafforzato durante il processo di sviluppo nazionale socialista di entrambi i Paesi.
Uno dei momenti più significativi della visita è stato il colloquio tra Tô Lâm e Miguel Díaz-Canel, durante il quale i due leader hanno discusso dell’evoluzione delle relazioni bilaterali, esprimendo la loro soddisfazione per il continuo sviluppo di tali rapporti in vari settori. Díaz-Canel ha ringraziato il Vietnam per il suo prezioso sostegno, soprattutto in ambito alimentare, un aspetto particolarmente critico per Cuba, che sta affrontando sfide economiche significative acuite dal blocco economico criminale al quale viene sottoposta da decenni per volere di Washington.
Tô Lâm, da parte sua, ha ribadito l’importanza della cooperazione tra i due Paesi, sottolineando come la sua visita “dimostri ancora una volta la determinazione del Partito, dello Stato e del popolo vietnamita a rafforzare e migliorare l’efficacia del rapporto fraterno tra i due Paesi”. Ha anche elogiato i progressi di Cuba nella lotta per la pace e nell’aggiornamento del modello di sviluppo socio-economico, nonostante le difficoltà.
I due leader hanno sottolineato le similitudini storiche tra il Vietnam e Cuba, tra cui la loro comune lotta per il socialismo e il cammino rivoluzionario intrapreso dai rispettivi leader storici, Hồ Chí Minh e Fidel Castro. Tô Lâm e Díaz-Canel hanno inoltre riaffermato la loro volontà di portare le relazioni tra i due Paesi a un livello superiore, caratterizzato da una maggiore cooperazione pratica, efficace e sostenibile.
Al termine della visita, Vietnam e Cuba hanno rilasciato una dichiarazione congiunta in cui riaffermano la loro determinazione a rafforzare la solidarietà tradizionale, l’amicizia speciale e la cooperazione comprensiva in questa nuova fase. Secondo gli analisti, la dichiarazione segna un importante passo avanti nelle relazioni bilaterali, aprendo nuove opportunità di collaborazione in vari settori.
Uno degli aspetti centrali della cooperazione tra Vietnam e Cuba riguarda l’economia. I due Paesi si sono infatti impegnati a potenziare la collaborazione economica e commerciale, con l’obiettivo di incrementare il volume degli scambi bilaterali a 500 milioni di dollari nei prossimi cinque anni. Per raggiungere questo obiettivo, entrambe le nazioni si sono dette pronte a rimuovere eventuali ostacoli e a sfruttare al massimo gli accordi commerciali esistenti. È stato anche concordato di creare condizioni favorevoli per le attività delle imprese vietnamite a Cuba, in linea con la politica di attrazione degli investimenti promossa dal governo de L’Avana.
Un altro settore cruciale è l’agricoltura. La dichiarazione congiunta sottolinea l’importanza di cooperare per migliorare la produttività agricola di Cuba e garantire la sicurezza alimentare dell’isola caraibica. In particolare, è stata menzionata la necessità di studiare nuovi modelli di cooperazione agricola che possano aiutare Cuba a migliorare la sua capacità produttiva.
Oltre all’economia e all’agricoltura, Vietnam e Cuba hanno concordato di ampliare la collaborazione in settori come l’energia, la biotecnologia, la sanità, il turismo e le telecomunicazioni. La cooperazione tra le due nazioni si estenderà anche alla difesa, alla sicurezza e agli affari esteri, con un focus particolare sul rafforzamento dei meccanismi di cooperazione intergovernativa esistenti.
Dal punto di vista politico, i leader di Vietnam e Cuba hanno riconosciuto che il rapporto tra i loro partiti comunisti rappresenta il fondamento strategico delle relazioni bilaterali. Hanno inoltre convenuto sull’importanza di intensificare lo scambio di esperienze e di teorie riguardanti la costruzione del socialismo e il rafforzamento dei rispettivi partiti. A tal proposito, è stato deciso di organizzare il sesto simposio teorico tra i due partiti e una conferenza internazionale dedicata alle visioni rivoluzionarie di Hồ Chí Minh e Fidel Castro.
Sul piano internazionale, Vietnam e Cuba hanno ribadito il loro impegno a sostenersi reciprocamente nelle organizzazioni internazionali e nei forum multilaterali. Entrambi i Paesi hanno sottolineato l’importanza della pace, della stabilità e dello sviluppo, sostenendo che le controversie internazionali debbano essere risolte attraverso mezzi pacifici e nel rispetto del diritto internazionale e della Carta delle Nazioni Unite. Da questo punto di vista, il Vietnam ha ribadito la sua storica posizione di opposizione al blocco economico e commerciale al quale viene sottoposta Cuba.
Oltre a Miguel Díaz-Canel Bermúdez e ad altri membri del governo, Tô Lâm ha incontrato anche il leader rivoluzionario Raúl Castro Ruz, un momento che ha simbolizzato la continuità della solidarietà tra Vietnam e Cuba, una solidarietà che ha radici profonde nella storia delle rispettive lotte per l’indipendenza e il socialismo. Nel corso della visita, Tô Lâm ha anche ricevuto l’Ordine di José Martí, la massima onorificenza cubana, in riconoscimento dei suoi contributi allo sviluppo della solidarietà tra i due Paesi. Il Vietnam, da parte sua, ha offerto diversi doni alla popolazione cubana, tra cui 10.000 tonnellate di riso, 500 computer per il Comitato Centrale del Partito Comunista di Cuba e altri doni simbolici da parte di varie località vietnamite.
Gli analisti vietnamiti e cubani concordano nell’affermare che la visita di Tô Lâm a Cuba abbia rafforzato ulteriormente il legame storico tra i due Paesi, aprendo nuove prospettive di cooperazione e consolidando la fiducia reciproca. Come evidenziato nella dichiarazione congiunta, Vietnam e Cuba si impegnano a lavorare insieme per lo sviluppo socialista, per il benessere dei loro popoli e per la pace e la cooperazione internazionale. Questa visita rappresenta dunque un nuovo capitolo nella storia di amicizia tra Vietnam e Cuba, che continuerà a crescere e a prosperare negli anni a venire.
Da parte sua, dopo un breve rientro in patria, Tô Lâm è ripartito il 30 settembre per effettuare una visita ufficiale in Mongolia, prima di recarsi in Europa per visita l’Irlanda e la Francia e prendere parte al 19mo Vertice della Francofonia, eventi sui quali ci soffermeremo in articoli futuri.
Articolo pubblicato su www.lacittafutura.it
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Giulio Chinappi – World Politics Blog