Mario Draghi ci dice che bisogna aumentare le spese militari fino al 2% del PIL e rispettare il Patto di Stabilità. Tanto i soldi si trovano, dice lui.
Non sarebbe meglio trovarli per la sanità, la scuola, le case popolari, l’università, la cultura, la ricerca, i servizi pubblici, la messa in sicurezza del territorio, la riconversione ecologica, gli acquedotti, gli enti locali?
L’agenda Draghi è come la morte nera e non c’è bisogno dei voti del popolo di sinistra per portarla avanti visto che già ci stanno pensando Meloni e Giorgetti. Sarebbe ora che il PD la regali alla destra. Purtroppo noto che neanche le elezioni negli USA fanno riflettere quelli come Gentiloni.
Credo che chi ha votato Elly Schlein alle primarie non si aspetti l’agenda Draghi ma quella proposta da Landini con lo sciopero generale.
Non basterà invocare un generico antifascismo per battere Meloni. Trump ha vinto anche perchè si è presentato come il candidato contro le guerre, mentre qui abbiamo Draghi e Gentiloni che continuano a perorare l’aumento delle spese militari.
L’Italia e l’Europa non devono fare nessuna guerra e devono salvare il proprio stato sociale. Il contrario dell’agenda Draghi. Per questo porteremo nelle piazze dello sciopero generale oltre agli striscioni contro il governo Meloni quelli con la scritta “Mario Draghi? No, grazie”.
Maurizio Acerbo Prc